Autismo e mondo del lavoro: tutto ciò datrici e datori di lavoro...

Autismo e mondo del lavoro: tutto ciò datrici e datori di lavoro hanno bisogno di sapere

Qual è la condizione delle persone affette da disturbi dello spettro autistico nel mercato del lavoro italiano? Quali sono le sfide associate a tale disabilità nei luoghi di lavoro? E di quali conoscenze devono disporre datrici e datori di lavoro allo scopo di sostenere dipendenti affetti da tali disturbi? Abbiamo discusso di questi temi con psicologhe e psicologi, assistenti sociali, datrici e datori di lavoro e altre figure professionali nel corso delle attività di ricerca di Opportunities4autism.

Il disturbo dello spettro autistico (DSA) è una disabilità dello sviluppo permanente che fa sì che i soggetti che ne sono affetti presentino difficoltà nel campo della comunicazione e dell’interazione sociale, nonché con l’ambiente circostante. La parola “spettro” sta ad indicare la spiccata variabilità riscontrabile nella tipologia e nella gravità dei sintomi. Molte persone con autismo sono in grado di lavorare e possiedono le competenze necessarie per poter eccellere nel loro campo; tuttavia, la maggior parte degli adulti con DSA non ha un’occupazione o è sotto-occupata. In Italia, solo circa il 10% delle persone con DSA ha un lavoro, mentre è ancora molta la strada da fare per quanto concerne le conoscenze che datrici e datori di lavoro hanno riguardo a tale disabilità.

Che cosa devono sapere datrici e datori di lavoro?
Sfide in ambito lavorativo
Per chiunque può essere stressante intraprendere un nuovo percorso professionale. Tuttavia, le persone affette da DSA sono costrette ad affrontare ulteriori sfide legate ai sintomi della loro condizione.

Le difficoltà di comunicazione e di interazione sociale costituiscono spesso la barriera più visibile al processo di inserimento nel contesto lavorativo. Le persone con autismo possono, infatti, essere infastidite dalla vicinanza delle loro colleghe e dei loro colleghi, e provare un forte stress di fronte alla prospettiva di dover socializzare. Per questo motivo, appare necessario sensibilizzare i componenti del gruppo di lavoro e i soggetti responsabili affinché conoscano e rispettino le esigenze dei dipendenti con DSA.

Alcuni individui affetti da tali disturbi possono, inoltre, avere delle difficoltà ad esprimersi a parole e a capire gli altri. La tendenza a interpretare in maniera letterale i messaggi e a non comprendere appieno alcuni elementi del linguaggio non verbale può ostacolare la comprensione reciproca. Per questa ragione, è bene ricorrere a un linguaggio chiaro, concreto e completo, evitando doppi sensi e ironia, metafore o gesti superflui. In questi casi, sarebbe bene disporre di una figura che faccia da intermediario tra la persona con autismo e il gruppo di lavoro al fine di sostenere la comunicazione e promuovere la valorizzazione della diversità in ambito professionale.

Altre sfide sono legate all’ipersensibilità agli stimoli ambientali. Il rumore, gli odori e una luce troppo intensa possono causare un grave turbamento e, in alcuni casi, possono alimentare degli stati di ansia o innescare delle crisi nervose.

Datrici e datori di lavoro possono attenuare l’impatto di tali stimoli fornendo ai dipendenti delle cuffie, installando delle lampade da tavolo in sostituzione di una forte illuminazione artificiale, o, qualora possibile, dando accesso a degli uffici riservati. Inoltre, potrebbero anche creare uno ambiente calmo e sicuro in cui i dipendenti possano trascorrere le loro pause o trovare rifugio quando si sentono sopraffatti da un eccesso di stimoli.

La scarsa flessibilità può causare problemi ai lavoratori con DSA nel momento in cui questi si trovano di fronte a cambiamenti improvvisi nella routine lavorativa o sono chiamati a gestire compiti inaspettati o variazioni alle attività inizialmente ritenute prioritarie. Inoltre, possono avere difficoltà quando viene chiesto loro di concentrarsi su due attività allo stesso tempo, eventualità che potrebbe generare uno stato di ansia e stress acuto.

Per aiutare ogni dipendente ad affrontare tali situazioni, i datori di lavoro dovrebbero concedere alle persone con DSA quanta più flessibilità e autonomia possibile nella pianificazione delle loro attività.

Vantaggi legati all’assunzione di persone affette da disturbi dello spettro autistico
Allora, quali sono i vantaggi dati dall’assumere una persona affetta da disturbi dello spettro autistico? Gli stessi di quando si sceglie una persona competente e leale.

Le persone con autismo hanno molte qualità e talenti da offrire in ambiti quali l’arte, la musica, l’artigianato, la matematica, l’informatica, il giardinaggio o la cucina. Fra i punti di forza più comuni ricordiamo una forte memoria, il rispetto delle regole e l’attenzione ai dettagli, nonché la capacità di eseguire compiti ripetitivi con grande precisione.

Inoltre, l’intero gruppo di lavoro può beneficiare di una maggiore neuro-diversità imparando dalle differenze, entrando in contatto con nuovi punti di vista e trasformando la comunità in senso più inclusivo.

Per poter apprezzare tali punti di forza e non lasciarsi sfuggire questi grandi talenti, datori di lavoro sono chiamati a informarsi meglio su tale disabilità, imparare a riconoscerne i sintomi e rispettare le differenze individuali.

Sostegno lavorativo alle persone con DSA
Purtroppo, i servizi a disposizione sia datori di lavoro, sia degli adulti con DSA sono limitati. Infatti, sono soprattutto le famiglie a prendersi carico dei bisogni connessi alle sfide legate all’età adulta e alla ricerca di un’occupazione dei familiari affetti da tale disturbo.

Un caso a parte è costituito, invece, dai centri che operano all’interno delle università allo scopo di garantire pari opportunità a studentesse e studenti con disabilità e/o DSA lungo tutto il percorso formativo e nel passaggio al mondo del lavoro.

Un caso a parte è costituito, invece, dai centri che operano all’interno delle università allo scopo di garantire pari opportunità agli studenti con disabilità e/o DSA lungo tutto il percorso formativo.

Un esempio straordinario in tal senso è il CInAP – Centro per l’integrazione attiva e partecipata dell’Università di Catania, all’interno del quale un’equipe multidisciplinare, formata da psicologi, assistenti sociali e formatori, opera per supportare gli studenti dall’inizio alla conclusione di tutto il percorso formativo universitario, attraverso l’attivazione di specifici servizi che possono essere così sintetizzati: orientamento in entrata, consulenza sulle normative di settore, supporto specialistico durante i test d’ingresso ai diversi Corsi di Laurea dell’Ateneo, presa in carico di ciascuno studente attraverso colloqui finalizzati alla condivisione di Progetti Individualizzati (PI), attivazione dei servizi di supporto allo studio e alla frequenza a lezione (tutorato didattico e specialistico, possibilità di accesso agli appelli riservati, counseling psicologico, trasporto, interpretariato LIS, ecc.), orientamento in uscita finalizzato all’inserimento dei neo laureati nel mondo del lavoro attraverso il servizio di Placement/Collocamento Mirato (L. 68/99).

Quanto descritto, viene specificatamente attivato anche per gli studenti con disturbi dello spettro autistico per i quali il Centro mette a disposizione un servizio di “Tutorato Specialistico per studenti con disabilità comportamentale”, cogestito da un’assistente sociale e uno psicologo, che mira alla progettazione di interventi personalizzati orientati all’implementazione di percorsi di promozione del loro benessere e di potenziamento delle loro autonomie.

Centri come il CInAP, cooperative sociali, associazioni e gruppi di genitori di minori con autismo come il Comitato Autismo Parla o Dopo di noi, si battono costantemente per i diritti delle persone con DSA e si sforzano di sensibilizzare quante più persone possibili sul tema dell’autismo. Tuttavia, datori di lavoro e responsabili della gestione delle risorse umane non hanno ancora raggiunto un livello di consapevolezza adeguato e la maggior parte di loro non sa cosa aspettarsi, né come rivolgersi a candidati o dipendenti con DSA.

Opportunities4autism: il progetto
Il gruppo di lavoro di Opportunities4autism intende sensibilizzare sul tema delle persone con DSA nel mondo del lavoro e rendere i contesti professionali più aperti alla neurodiversità. Fra febbraio e marzo 2021 abbiamo condotto numerose interviste e focus group con esperte ed esperti nel campo dell’autismo e preso in esame la condizione delle persone con DSA nel mercato del lavoro.

Le opinioni presentate dai soggetti intervistati sono servite per analizzare il livello di consapevolezza rispetto al tema e individuare i bisogni di apprendimento che costituiranno la base del pacchetto formativo di Opportunities4autism, progettato per permettere ai datori di lavoro di acquisire le capacità e le competenze necessarie per sostenere gli individui con autismo nel processo di assunzione e di inserimento lavorativo.

Lavori nel campo della formazione professionale, svolgi un’attività imprenditoriale oppure ti occupi di persone affette da disturbi dello spettro autistico e ti piacerebbe seguire il corso di formazione? Ti invitiamo a contattare Cecilie La Monica Grus all’indirizzo cecilie.lamonica@cesie.org.

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