Vaccinazione
Politiche vaccinali in Italia

ECCO PROMULGATA LA LEGGE DI CONVERSIONE 119/2017 SULL’OBBLIGO VACCINALE FIRMATA DAL PRESIDENTE MATTARELLA IL 31.7.2017 E PUBBLICATA IN GAZZETTA UFFICIALE IL 5.8.2017.
MAI NESSUNA LEGGE CHE IO RICORDI HA AVUTO UN ITER COSI’ VELOCE….
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La posizione della SIPNEI ( Società Italiana di Psico-neuro-endocrino-immunologia sulla legge sui vaccini e sul dibattito ancora in corso )

La posizione della SIPNEI sulla legge sui vaccini e sul dibattito ancora in corso

 

Cari colleghi e cari amici,

il direttivo nazionale della SIPNEI, nella sua riunione del 24 luglio scorso, ha avviato una discussione sulla legge sui vaccini e sul dibattito pubblico che l’ha accompagnata, che si è concretizzata nel documento che sottoponiamo alla discussione dei soci, del mondo scientifico e delle persone che vorranno interloquire con noi.

Come società scientifica ci siamo posti l’obiettivo di esaminare l’argomento in modo approfondito, libero da pregiudizi, con l’unico fine di contribuire ad una migliore conoscenza dei vaccini, della loro efficacia, tollerabilità e delle loro conseguenze, ma anche dell’oggetto delle vaccinazioni: il sistema immunitario neonatale e infantile, assolutamente negletto nel dibattito che ha accompagnato l’iter legislativo.

Crediamo che gli argomenti da noi avanzati possano migliorare la discussione pubblica, che certamente non finirà qui, evitando la gazzarra vista fuori dal Parlamento all’indomani dell’approvazione della legge e, al tempo stesso, incalzando i settori professionali e scientifici, oggi privi di dubbi sulla bontà del provvedimento, per indurli a scendere su un terreno di serio confronto, evitando le scomuniche e le affermazioni inappellabili.

Il direttivo ha deciso di convocare una Conferenza sul tema per sabato 18 novembre a Roma, coinvolgendo personalità scientifiche di vario orientamento, su cui in settembre forniremo i dettagli.

Chiediamo a tutte le sezioni territoriali e ad ogni socio di attivarsi per discutere e diffondere il documento alla comunità scientifica, ai professionisti della salute e ai cittadini interessati.

fonte

La posizione della SIPNEI sulla legge sui vaccini e sul dibattito ancora in corso

documento completo

http://sipnei.it/wp-content/uploads/2017/07/SIPNEI-SULLA-LEGGE-SUI-VACCINI.pdf

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Valica ( Vaccini Liberi Campania )

AITSAD ( Associazione italiana tutela sociale autismo e disabilità )

Associazione Piccole Gioie
presentano una serata informativa su

Il nuovo piano vaccinale. Le conseguenze mediche e legali sulle famiglie. Problematiche e sviluppi futuri

Giovedì, 6 luglio 2017 ore 18.30 Galleria Principe di Napoli – via Enrico Pessina – Napoli

intervengono

Raffaela Manna, presidente Valica
sen. Bartolomeo Pepe, membro commissione sanità senato
Salvatore Morelli, presidente AITSAD
Teresa de Pascale, presidente Terra Prena
Luca Pizzonia, referente Campania Comilva
avv. Salvatore Candalino, esperto in politica vaccinale
dr.ssa Andreina Fossati, Pediatra omeopata
dr. Bruno Romagnolo, Ospedale Pellegrini

modera

dr.ssa Marianna Velotto, presidente associazione Spazio Indaco, naturopata e iridologa

 

Ashampoo_Snap_2017.07.02_12h53m16s_002_  Informati e non obbligati Ashampoo Snap 2017

Per la prima volta il numero di paralisi causate dal virus vaccinale supera il numero causato dal polio originale.

Dall’inizio del 2017, in tutto il mondo sono stati registrati solo 6 casi di polio “selvaggio”. Con “selvaggio”, i funzionari della sanità pubblica indicano la malattia causata dal virus di polio trovato naturalmente nell’ambiente.

Al contrario, sono 21 i casi di polio derivati dal virus vaccinale. Questi casi sembrano notevolmente simili alla polio regolare. Ma i test di laboratorio dimostrano che sono causati dal residui del vaccino antipolio orale che sono stati diffusi nell’ambiente, mutati ed hanno riconquistato la loro capacità di paralizzare i bambini non vaccinati

“È davvero una scoperta interessante: lo strumento che stai usando per l’eradicazione della polio sta causando il problema”, afferma Raul Andino, professore di microbiologia presso l’Università della California a San Francisco.

Il vaccino polio per via orale usato nella maggior parte dei paesi in via di sviluppo contiene una forma del virus che è stata indebolita nel laboratorio. Ma è ancora un virus vivo. (Questo è un vaccino diverso da quello iniettabile utilizzato negli Stati Uniti e nei paesi più sviluppati. Il vaccino iniettabile è molto più costoso e non contiene forme vive del virus.)

Andino studia come i virus mutano. In uno studio pubblicato a marzo, lui e i suoi colleghi hanno scoperto che il virus indebolito in laboratorio utilizzato nel vaccino orale polio può ritrovare rapidamente la propria forza se inizia a diffondersi da solo. Dopo che un bambino è vaccinato con virus polio vivo, il virus si replica all’interno dell’intestino del bambino e alla fine viene escretato. In luoghi con scarsa igienizzazione, la materia fecale può entrare nella fornitura di acqua potabile e il virus è in grado di iniziare a diffondersi da persona a persona.

“Abbiamo scoperto che ci sono solo poche [mutazioni] che devono accadere e che accadono piuttosto rapidamente nel primo o due mesi dopo la vaccinazione”, dice Andino. “Poiché il virus inizia a circolare nella comunità, acquisisce ulteriori mutazioni che lo rendono fondamentalmente indistinguibile dal virus del tipo selvaggio. È polio in termini di virulenza e in termini di diffusione del virus”.

In giugno, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha riportato 15 casi di bambini paralizzati in Siria da forme di polio derivate dal vaccino. Questi casi si aggiungono ad altri due casi di polio derivanti dal vaccino all’inizio di quest’anno in Siria e quattro nella Repubblica Democratica del Congo.

“In Siria potrebbero esserci altri casi”, afferma Michel Zaffran, direttore dell’eradicazione della polio all’Organizzazione Mondiale della Sanità. Dice che il lavoro di laboratorio sta ancora lavorando su una dozzina di casi di paralisi per confermare se sono polio o qualcos’altro

I casi in Siria sono tutti nell’ est del paesem vicino al confine con l’Iraq.

È diventato abbastanza comune che ogni anno ci siano alcuni piccoli focolai di polio derivato dal vaccino. Questi focolai tendono ad accadere in zone di conflitto dove i sistemi sanitari sono crollati.

“Questi focolai si verificano solo in casi molto rari e solo in luoghi dove i bambini non vengono immunizzati”, spiega Zaffran. Il vaccino anti-polio regolare protegge i bambini dai ceppi derivati ​​del vaccino del virus proprio come li protegge dalla polio regolare. Gli epidemia di vaccino, dice, “si verificano quando ci sono grandi tasche di bambini non immunizzati, tasche sufficientemente grandi da permettere la circolazione del virus”.

L’Organizzazione Mondiale della Sanita’ (OMS) sta mettendo in scena una massiccia risposta all’epidemia siriana. L’OMS prevede di collaborare con funzionari della sanita’ locale e gruppi di aiuto per vaccinare un quarto di milioni di bambini all’inizio di luglio. L’obiettivo è quello di raggiungere ogni bambino di età inferiore ai 5 anni nella zona con due dosi di due diversi tipi di vaccino antipolio, distanziati da uno a due settimane a parte. Questa sarebbe una sfida logistica in molte parti del mondo, non ostante la Siria sia in guerra.

“L’accesso in queste aree è un po ‘limitato a causa della presenza di ISIS”, dice Zaffran in quello che sembra un eufemismo. La Siria orientale è la casa proprio dei siriani che sono scappati da Raqqa (la capitale ISIS in Siria), altre parti del paese e persino l’Iraq. “Inoltre c’è il rischio che i combattimenti possano effettivamente spostarsi in questa zona”.

Zaffran è fiducioso che il virus derivato dal vaccino proveniente dal vaccino circolante in Siria orientale possa essere spazzato via con una massiccia esplosione di più vaccini.

“Sapevamo che avremmo avuto tali epidemie, li abbiamo avuti già in passato, continuiamo ad averne ora, sappiamo come trovarli e sappiamo come interromperli. Abbiamo gli strumenti per farlo , “Dice Zaffran. “Quindi è un singhiozzo … uno spiacevole singhiozzo per i poveri bambini che sono stati paralizzati, naturalmente, ma per quanto riguarda l’intera iniziativa, sappiamo che non è qualcosa di inaspettato”.

L’OMS sta tentando di eliminare l’uso del vaccino antipolio vivo per eliminare il rischio che il virus attivo nel vaccino possa mutare in una forma che possa danneggiare i bambini non vaccinati.

Ma per ora, il vaccino vivo continua ad essere il cavallo di battaglia della campagna globale per l’eradicazione della polio per un paio di motivi. In primo luogo è conveniente, costando solo circa 10 centesimi rispetto ai 3 $ per una dose per il vaccino iniettabile e morto. In secondo luogo, può essere somministrato come gocce nella bocca di un bambino, cosa che rende molto più facile somministrare il vaccino a confronte di quello inattivato o “morto”, che invece deve essere iniettato. In terzo luogo, non c’è sufficiente abbastanza vaccino ucciso sul mercato per vaccinare ogni bambino del pianeta ei produttori di vaccini non hanno la capacità di produrre le quantità necessarie auttualamente.

Infine, il vaccino vivo interrompe la trasmissione del virus della polio interamente in una comunità se un numero sufficiente di persone viene vaccinato. Inoltre il vaccino morto non blocca completamente il virus perché una persona immunizzata può ancora trasportare e diffondere il virus di polio. E questa è una differenza importante tra questi due tipi di vaccini quando l’obiettivo è quello di sterminare il virus di polio.

“Il fatto è che questo [il vaccino orale del polio] è l’unico strumento che abbiamo per sradicare la malattia”, spiega Zaffran.

Questo sforzo di eradicazione è stato incredibilmente efficace. Nel 1988, quando la campagna e’ iniziata , ogni anno c’erano 350.000 casi di poliomielite in tutto il mondo rispetto ai 6 di quest’anno.

Zaffran attribuisce al vaccino orale per la polio il fatto che oggi con il mondo ie’ ncredibilmente vicino a cancellare questa terribile malattia.

“Quattro regioni del mondo hanno completamente sradicato la malattia con l’uso del vaccino orale polio”, osserva. “Naturalmente dobbiamo riconoscere che ci sono stati casi di bambini paralizzati a causa del virus vaccinale, cosa che è deplorevole, ma dalla prospettiva della salute pubblica, i vantaggi superano il rischio”.

fonti

http://lastampa.org/polio-per-la-prima-volta-il-numero-di-paralisi-causate-dal-virus-vaccinale-supera-il-numero-causato-dal-polio-originale/

http://www.npr.org/sections/goatsandsoda/2017/06/28/534403083/mutant-strains-of-polio-vaccine-now-cause-more-paralysis-than-wild-polio

Secondo i giudici di Lussemburgo bastano prove solide, precise e concordanti per provare i danni di un vaccino difettoso. Anche in assenza di un consenso scientifico

 

Bastano indizi gravi, anche non supportati da alcuna evidenza scientifica, a mettere sotto accusa i vaccini. È questa la sentenza appena emessa dalla Corte di giustizia dell’Unione europea, secondo cui appunto i tribunali nazionali potranno provare che il difetto di un vaccino sia la causa di una malattia servendosi di “prove solide, precise e concordanti”, che ne confermano il legame. Anche in assenza di prove scientifiche.

Bastano indizi gravi, anche non supportati da alcuna evidenza scientifica, a mettere sotto accusa i vaccini. È questa la sentenza appena emessa dalla Corte di giustizia dell’Unione europea, secondo cui appunto i tribunali nazionali potranno provare che il difetto di un vaccino sia la causa di una malattia servendosi di “prove solide, precise e concordanti”, che ne confermano il legame. Anche in assenza di prove scientifiche.

In particolare, i giudici del Lussemburgo hanno stabilito che possono essere considerati sufficienti indizi come l’insorgenza tempestiva di una malattia per la persona a cui è stato somministrato il vaccino, l’assenza di precedenti medici della persona o familiari e l’esistenza di un numero significativo di casi della stessa malattia riportato tra le persone che hanno ricevuto somministrazioni simili.

La sentenza è stata emessa in relazione al caso di un uomo francese, JW, a cui era stato somministrato nel 1998 un vaccino contro l’epatite B prodotto da Sanofi Pasteur. Circa un anno dopo, l’uomo ha cominciato a manifestare vari disturbi, ricevendo poco dopo una diagnosi di sclerosi multipla, disturbo neurologico in cui il sistema immunitario del corpo attacca il cervello e il midollo spinale. JW è morto nel 2011, ma fin dal 2006 aveva iniziato una causa giudiziaria contro la casa farmaceutica, chiedendo un risarcimento per il danno subito che riteneva essere collegato alla somministrazione del vaccino difettoso. La Corte d’appello in Francia ha stabilito che non esisteva alcuna prova scientifica che sostenesse l’esistenza di un nesso di causalità tra il vaccino contro l’epatite B e la sclerosi multipla, respingendo così la richiesta dell’uomo.

La sentenza è stata, poi, impugnata dalla Corte di cassazione francese, che a sua volta l’ha sottoposta alla Corte di giustizia europea. Per i giudici dell’Ue “prove concrete e coerenti” relative alla vicinanza temporale tra la somministrazione del vaccino, probabilmente difettoso, e l’insorgenza della malattia, allo status di salute e alla mancanza di precedenti familiari, possono, invece, bastare per formare un’evidenza sufficiente e stabilire, quindi, se un vaccino sia la spiegazione più plausibile degli eventuali danni alla salute, anche in mancanza di un consenso scientifico sul tema.

Ovviamente, la sentenza ha innescato numerose critiche di esperti e, poco sorprendentemente, una pronta risposta dell’azienda produttrice del vaccino stesso. In un comunicato, infatti, un rappresentante della società farmaceutica ha dichiarato: “Non è nostro compito commentare questa decisione legale, ma Sanofi Pasteur desidera ribadire che i suoi vaccini sono sicuri ed efficaci e proteggono dalle malattie infettive. Ben tollerati, sono stati approvati dalle autorità sanitarie e sono commercializzati da oltre 30 anni”.

fonte

Decreto-legge 07 giugno 2017 , n. 73

Disposizioni urgenti in materia di prevenzione vaccinale. (17G00095)

(G.U. Serie Generale , n. 130 del 07 giugno 2017)

 
                   IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 
 
  Visti gli articoli 77 e 87, quinto comma, della Costituzione; 
  Ritenuta  la  straordinaria  necessita'  ed  urgenza   di   emanare
disposizioni  per  garantire  in  maniera  omogenea  sul   territorio
nazionale le attivita' dirette alla prevenzione,  al  contenimento  e
alla riduzione dei rischi per la salute pubblica e di  assicurare  il
costante   mantenimento   di   adeguate   condizioni   di   sicurezza
epidemiologica in termini di profilassi e di copertura vaccinale; 
  Ritenuto altresi' necessario garantire il rispetto  degli  obblighi
assunti  e  delle  strategie   concordate   a   livello   europeo   e
internazionale e degli obiettivi comuni fissati nell'area  geografica
europea; 
  Vista la deliberazione del Consiglio dei ministri,  adottata  nella
riunione del 19 maggio 2017; 
  Sulla proposta del Presidente del  Consiglio  dei  ministri  e  del
Ministro della salute, di concerto con il  Ministro  dell'istruzione,
dell'universita' e della ricerca, con il  Ministro  della  giustizia,
con il Ministro per gli affari regionali con  delega  in  materia  di
politiche per la famiglia e con il  Ministro  dell'economia  e  delle
finanze; 
 
                              E m a n a 
                     il seguente decreto-legge: 
 
                               Art. 1 
 
                      Vaccinazioni obbligatorie 
 
  1. Al fine di assicurare la  tutela  della  salute  pubblica  e  il
mantenimento di adeguate condizioni di  sicurezza  epidemiologica  in
termini di profilassi e di copertura vaccinale, nonche' di  garantire
il  rispetto  degli   obblighi   assunti   a   livello   europeo   ed
internazionale, per i minori di eta' compresa tra zero e sedici  anni
sono obbligatorie e gratuite, in base alle specifiche indicazioni del
Calendario vaccinale nazionale relativo a ciascuna coorte di nascita,
le vaccinazioni di seguito indicate: 
    a) anti-poliomielitica; 
    b) anti-difterica; 
    c) anti-tetanica; 
    d) anti-epatite B; 
    e) anti-pertosse; 
    f) anti-Haemophilus influenzae tipo b; 
    g) anti-meningococcica B; 
    h) anti-meningococcica C; 
    i) anti-morbillo; 
    l) anti-rosolia; 
    m) anti-parotite; 
    n) anti-varicella. 
  2.  L'avvenuta  immunizzazione  a  seguito  di  malattia  naturale,
comprovata dalla notifica effettuata dal  medico  curante,  ai  sensi
dell'articolo 1 del decreto del Ministro della  sanita'  15  dicembre
1990, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 6 dell'8  gennaio  1991,
ovvero dagli esiti  dell'analisi  sierologica,  esonera  dall'obbligo
della relativa vaccinazione. 
  3. Salvo quanto disposto dal comma 2, le  vaccinazioni  di  cui  al
comma 1 possono essere omesse o differite solo in caso  di  accertato
pericolo per la salute, in relazione a specifiche condizioni cliniche
documentate, attestate dal medico di medicina generale o dal pediatra
di libera scelta. 
   4. In caso di mancata osservanza dell'obbligo vaccinale di cui  al
comma 1, ai genitori esercenti la responsabilita'  genitoriale  e  ai
tutori e' comminata la sanzione  amministrativa  pecuniaria  da  euro
cinquecento a euro settemilacinquecento. Non incorrono nella sanzione
di cui al primo periodo del presente comma i  genitori  esercenti  la
responsabilita'  genitoriale  e  i   tutori   che,   a   seguito   di
contestazione da parte dell'azienda sanitaria locale territorialmente
competente,   provvedano,   nel   termine   indicato   nell'atto   di
contestazione, a far somministrare al minore  il  vaccino  ovvero  la
prima dose del ciclo vaccinale, a condizione che il completamento del
ciclo previsto per ciascuna  vaccinazione  obbligatoria  avvenga  nel
rispetto delle tempistiche  stabilite  dalla  schedula  vaccinale  in
relazione  all'eta'.   Per   l'accertamento,   la   contestazione   e
l'irrogazione della sanzione amministrativa si applicano,  in  quanto
compatibili, le disposizioni contenute nel capo I, sezioni  I  e  II,
della legge 24 novembre 1981, n. 689, e successive modificazioni. 
  5. Decorso il termine di cui al comma 4, l'azienda sanitaria locale
territorialmente  competente  provvede  a  segnalare  l'inadempimento
dell'obbligo  vaccinale  alla  Procura  della  Repubblica  presso  il
Tribunale  per  i  Minorenni  per  gli   eventuali   adempimenti   di
competenza. 
  6. E', comunque, fatta salva  l'adozione  da  parte  dell'autorita'
sanitaria di interventi di urgenza ai  sensi  dell'articolo  117  del
decreto  legislativo  31   marzo   1998,   n.   112,   e   successive
modificazioni. 
                               Art. 2 
 
                     Iniziative di comunicazione 
                  e informazione sulle vaccinazioni 
 
  1. A decorrere dal  1°  luglio  2017,  il  Ministero  della  salute
promuove iniziative di comunicazione e informazione istituzionale per
illustrare e favorire la conoscenza  delle  disposizioni  di  cui  al
presente decreto, ai sensi della legge 7 giugno 2000, n. 150. 
  2. Il  Ministero  della  salute  e  il  Ministero  dell'istruzione,
dell'universita' e della ricerca, per  l'anno  scolastico  2017/2018,
avviano altresi' iniziative di formazione del  personale  docente  ed
educativo nonche' di educazione delle alunne e  degli  alunni,  delle
studentesse e degli studenti sui temi della prevenzione  sanitaria  e
in particolare delle vaccinazioni, anche con il coinvolgimento  delle
associazioni dei genitori. 
  3. Ai fini di cui al comma 2,  e'  autorizzata  la  spesa  di  euro
duecentomila per l'anno 2017. 
  4. Le sanzioni amministrative pecuniarie  di  cui  all'articolo  1,
comma 4, sono versate ad apposito capitolo dell'entrata del  bilancio
dello Stato. Il cinquanta per cento dell'importo cosi'  acquisito  e'
riassegnato, per gli anni 2017 e 2018,  a  ciascuno  degli  stati  di
previsione   del   Ministero   della   salute   e    del    Ministero
dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca, per i fini di  cui
al comma 2. 
                               Art. 3 
 
Adempimenti vaccinali  per  l'iscrizione  ai  servizi  educativi  per
  l'infanzia, alle istituzioni del sistema nazionale  di  istruzione,
  ai centri di  formazione  professionale  regionale  e  alle  scuole
  private non paritarie 
 
  1. I dirigenti scolastici delle istituzioni del  sistema  nazionale
di istruzione ed i responsabili dei servizi educativi per l'infanzia,
dei centri di  formazione  professionale  regionale  e  delle  scuole
private non  paritarie  sono  tenuti,  all'atto  dell'iscrizione  del
minore di eta' compresa tra zero  e  sedici  anni,  a  richiedere  ai
genitori esercenti la responsabilita'  genitoriale  e  ai  tutori  la
presentazione di idonea  documentazione  comprovante  l'effettuazione
delle  vaccinazioni  indicate  all'articolo  1,   comma   1,   ovvero
l'esonero, l'omissione o il differimento delle stesse in relazione  a
quanto previsto dall'articolo 1, commi 2  e  3,  o  la  presentazione
della formale richiesta di vaccinazione all'azienda sanitaria  locale
territorialmente   competente,   che   eseguira'   le    vaccinazioni
obbligatorie secondo la  schedula  vaccinale  prevista  in  relazione
all'eta', entro la fine dell'anno scolastico. La presentazione  della
documentazione di cui al primo periodo deve essere  completata  entro
il  termine  di  scadenza   per   l'iscrizione.   La   documentazione
comprovante l'effettuazione delle vaccinazioni puo' essere sostituita
dalla dichiarazione resa ai sensi del decreto  del  Presidente  della
Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445; in tale caso, la  documentazione
comprovante l'effettuazione delle vaccinazioni deve essere presentata
entro il 10 luglio di ogni anno. 
   2. La mancata presentazione della documentazione di cui al comma 1
nei termini previsti, e' segnalata, entro i successivi dieci  giorni,
dai dirigenti scolastici delle istituzioni del sistema  nazionale  di
istruzione e dai responsabili dei servizi educativi  per  l'infanzia,
dei centri di  formazione  professionale  regionale  e  delle  scuole
private non paritarie, all'azienda sanitaria locale che,  qualora  la
medesima o altra azienda sanitaria non si sia gia' attivata in ordine
alla  violazione  del  medesimo  obbligo  vaccinale,  provvede   agli
adempimenti di competenza e, ricorrendone i presupposti, a quelli  di
cui all'articolo 1, commi 4 e 5. 
  3.  Per  i  servizi  educativi   per   l'infanzia   e   le   scuole
dell'infanzia,  ivi  incluse  quelle  private   non   paritarie,   la
presentazione della documentazione di  cui  al  comma  1  costituisce
requisito  di  accesso.  Per  gli  altri  gradi  di  istruzione,   la
presentazione della documentazione di cui al comma 1 non  costituisce
requisito di accesso alla scuola o agli esami. 
                               Art. 4 
 
                        Ulteriori adempimenti 
              delle istituzioni scolastiche e educative 
 
  1. I minori che si trovano nelle condizioni di cui all'articolo  1,
comma 3, sono inseriti, di norma, in classi nelle quali sono presenti
solo minori vaccinati o immunizzati, fermi restando il  numero  delle
classi determinato secondo le disposizioni vigenti e i limiti di  cui
all'articolo 1, comma 201, della legge 13  luglio  2015,  n.  107,  e
all'articolo 19, comma 7, del decreto-legge 6  luglio  2011,  n.  98,
convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111. 
  2. I dirigenti scolastici delle istituzioni del  sistema  nazionale
di istruzione e i responsabili dei centri di formazione professionale
regionale e delle scuole private non paritarie comunicano all'azienda
sanitaria locale, entro il 31 ottobre di ogni anno, le  classi  nelle
quali sono presenti piu' di due alunni non vaccinati. 
                               Art. 5 
 
                      Disposizioni transitorie 
 
  1. Per  l'anno  scolastico  2017/2018,  la  documentazione  di  cui
all'articolo 3, comma 1, deve essere presentata entro il 10 settembre
2017, anche ai fini degli adempimenti previsti  dall'articolo  4.  La
documentazione   comprovante   l'effettuazione   delle   vaccinazioni
obbligatorie puo' essere sostituita dalla dichiarazione resa ai sensi
del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445;
in tale caso, la  documentazione  comprovante  l'effettuazione  delle
vaccinazioni obbligatorie deve essere presentata entro  il  10  marzo
2018. 
                               Art. 6 
 
                             Abrogazioni 
 
  1. A decorrere  dalla  data  di  entrata  in  vigore  del  presente
decreto, sono abrogati: 
    a) l'articolo 47 del decreto del Presidente della  Repubblica  22
dicembre 1967, n. 1518, e successive modificazioni; 
    b) l'articolo 3, secondo comma, della legge 4 febbraio  1966,  n.
51; 
    c) l'articolo 7, comma 2, della legge 27 maggio 1991, n. 165. 
                               Art. 7 
 
                      Disposizioni finanziarie 
 
  1.  Agli  oneri  derivanti  dall'articolo  2,  comma  3,   pari   a
duecentomila   euro   per   l'anno   2017,   si   provvede   mediante
corrispondente  riduzione  dell'autorizzazione  di   spesa   di   cui
all'articolo 1 della legge 18 dicembre 1997, n. 440. 
  2.  Dall'attuazione  del  presente  decreto,  a   eccezione   delle
disposizioni di cui all'articolo 2,  comma  3,  non  devono  derivare
nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. 
  3. Il Ministro dell'economia e  delle  finanze  e'  autorizzato  ad
apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio. 
                               Art. 8 
 
                          Entrata in vigore 
 
  1. Il presente decreto entra  in  vigore  il  giorno  successivo  a
quello  della  sua  pubblicazione  nella  Gazzetta  Ufficiale   della
Repubblica italiana e sara' presentato alle Camere per la conversione
in legge. 
  Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sara' inserito
nella  Raccolta  ufficiale  degli  atti  normativi  della  Repubblica
Italiana. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo
osservare. 
    Dato a Roma, addi' 7 giugno 2017 
 
                             MATTARELLA 
 
                                  Gentiloni Silveri,  Presidente  del
                                  Consiglio dei ministri 
 
                                  Lorenzin, Ministro della salute 
 
                                  Fedeli,  Ministro  dell'istruzione,
                                  dell'universita' e della ricerca 
 
                                  Orlando, Ministro della giustizia 
 
                                  Costa,  Ministro  per  gli   affari
                                  regionali con delega in materia  di
                                  politiche per la famiglia 
 
                                  Padoan,  Ministro  dell'economia  e
                                  delle finanze 
Visto, il Guardasigilli: Orlando

fonte

http://www.trovanorme.salute.gov.it/norme/dettaglioAtto?id=59548&completo=true

La Ministra della Salute Beatrice Lorenzin ha presentato nel corso di una conferenza stampa all’auditorium del Ministero della Salute il decreto legge in materia di prevenzione vaccinale per i minori da zero a 16 anni. Approvato dal Consiglio dei Ministri il 19 maggio scorso, il decreto è stato firmato oggi dal Presidente della Repubblica. Le disposizioni in esso contenute saranno immediatamente vigenti dopo la pubblicazione in gazzetta ufficiale.

Hanno partecipato alla conferenza, a fianco della Ministra: Ranieri Guerra, direttore generale della prevenzione sanitaria del Ministero della Salute, Walter Ricciardi, Presidente dell’Istituto superiore di sanità (ISS) e Gianni Rezza, direttore del Dipartimento Malattie infettive dell’ISS, Roberta Siliquini, Presidente del Consiglio superiore di sanità, Mario Melazzini, direttore generale dell’AIFA.

“Obiettivo del decreto – ha ricordato la Ministra – raggiungere il livello di immunizzazione raccomandato dall’Organizzazione mondiale della sanità, pari al 95% della popolazione, in modo da mettere in sicurezza il Paese”. Preoccupano, infatti, i dati sulle coperture vaccinali in calo, soprattutto per polio e morbillo, sia nei bambini fino a 24 mesi di età, ma soprattutto a 18 anni, quando il livello delle coperture vaccinali scende costantemente sotto il 70%, come sottolineato da Ranieri Guerra.

Tra le principali novità:

  • le vaccinazioni obbligatorie e gratuite passano da quattro a dodici: anti-poliomelitica; anti-difterica; anti-tetanica; anti-epatite B; anti-pertosse; anti Haemophilusinfluenzae tipo B; anti-meningococcica B; anti-meningococcica C; anti-morbillo; anti-rosolia; anti-parotite; anti-varicella
  • le dodici vaccinazioni obbligatorie divengono un requisito per l’ammissione all’asilo nido e alle scuole  dell’infanzia (per i bambini da 0 a 6 anni)
  • la violazione dell’obbligo vaccinale comporta l’applicazione di significative sanzioni pecuniarie.

Le dodici vaccinazioni elencate devono essere tutte obbligatoriamente somministrate ai nati dal 2017.
Ai nati dal 2001 al 2016 devono essere somministrate le vaccinazioni contenute nel Calendario Vaccinale Nazionale relativo a ciascun anno di nascita. Precisamente:

  • i nati dal 2001 al 2004, devono effettuare (ove non abbiano già provveduto) le quattro vaccinazioni già imposte per legge (anti-epatite B; anti-tetano; anti-poliomielite; anti-difterite) e l’anti-morbillo, l’anti-parotite, l’anti-rosolia, l’anti-pertosse e l’anti-Haemophilus influenzae tipo b, raccomandate dal Piano Nazionale Vaccini 1999-2000
  • i nati dal 2005 al 2011, devono effettuare, oltre alle quattro vaccinazioni già imposte per legge, anche l’anti-morbillo, l’anti-parotite, l’anti-rosolia, l’antipertosse e l’anti-Haemophilus influenzae tipo b, previsti dal Calendario vaccinale incluso nel Piano Nazionale Vaccini 2005-2007
  • i nati dal 2012 al 2016 devono effettuare, oltre alle quattro vaccinazioni già imposte per legge, anche l’anti-morbillo, l’anti-parotite, l’anti-rosolia, l’anti-pertosse, l’anti-Haemophilus influenzae tipo b e l’anti-meningococcica C, previste dal Calendario vaccinale incluso nel Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2012-2014
  • i nati dal 2017, devono effettuare, oltre alle quattro vaccinazioni già imposte per legge, anche l’anti-morbillo, l’anti-parotite, l’anti-rosolia, l’anti-pertosse, l’anti-Haemophilus influenzae tipo b, l’anti-meningococcica C, l’antimeningococcica B e l’anti-varicella, previste dal Calendario vaccinale incluso nel nuovo Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2017-2019

Sono esonerati dall’obbligo di vaccinazione:

  • i soggetti immunizzati per effetto della malattia naturale. Ad esempio i bambini che hanno già contratto la varicella non dovranno vaccinarsi contro tale malattia
  • i soggetti che si trovano in specifiche condizioni cliniche documentate, attestate dal medico di medicina generale o dal pediatra di libera scelta. Ad esempio per i soggetti che abbiano avuto pregresse gravi reazioni allergiche al vaccino o ad uno dei suoi componenti

Per l’anno scolastico 2017-2018, sono dettate specifiche disposizioni transitorie per la fase di prima applicazione del decreto.

  • Entro il 10 settembre 2017, per l’avvenuta vaccinazione: può essere presentata la relativa documentazione oppure un’autocertificazione; per l’omissione, il differimento e l’immunizzazione da malattia: deve essere presentata la relativa documentazione; coloro che sono in attesa di effettuare la vaccinazione: devono presentare copia della prenotazione dell’appuntamento presso l’ASL.
  • Entro il 10 marzo 2018, nel caso in cui sia stata precedentemente presentata l’autocertificazione, deve essere presentata la documentazione comprovante l’avvenuta vaccinazione

Sono previste campagne informative sui contenuti del decreto, iniziative di formazione al personale docente e di educazione degli alunni e degli studenti coinvolgendo anche le associazioni dei genitori.

decreto legge qui

https://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/DF/301906.pdf

fonte

http://www.salute.gov.it/portale/news/p3_2_1_1_1.jsp?lingua=italiano&menu=notizie&p=dalministero&id=2967

VACCINI: CRONOLOGIA DI UNA DITTATURA di
Marcello Pamio II – 14 giugno 2017
Cronologia di una dittatura
Attenzione alle date…
Tutto inizia il 2 aprile 2014 quando il premier Matteo Renzi è ricevuto nella City di Londra per incontrare i massimi dirigenti di Vodafone; Lloyds; British Bankers Association; BAE Systems; Credit Suisse; BP; HSBC holdings; London Stock Exchange; PwC LLP; Silver Lake; BT Group.
La creme della creme globalista da gli ordini al «pinocchietto toscano»…
Il 29 settembre 2014 a Washington avviene qualcosa di molto interessante.
Da quel giorno e per i successivi cinque anni (fino al 2019) l’Italia guiderà le strategie e le campagne vaccinali nel mondo. Chi lo ha deciso? Lo Zio Sam, per voce del Global Health Security Agenda (GHSA) che si è riunito alla Casa Bianca.
L’Italia purtroppo era rappresentata dal Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, dal Presidente dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) Sergio Pecorelli e da uno strano figuro, il dottor Ranieri Guerra, consigliere scientifico dell’ambasciata a Washington che sarà presente alla conferenza stampa a giugno 2017 dopo la pubblicazione del decreto sui vaccini in Gazzetta Ufficiale.
Il 7 ottobre 2014 il primo ministro pro tempore Matteo Renzi incontra i dirigenti delle multinazionali del farmaco per approntare una strategia comune di vendita della merce.
E’ la prima volta che un primo ministro incontra un gruppo di Ceo della farmaceutica a Palazzo Chigi.
Presenti all’incontro: Pier Carlo Padoan, Federica Guidi, Beatrice Lorenzin, Maria Elena Boschi e il sottosegretario Luca Lotti.
A novembre 2015 la mamma Lorenzin è invitata a cena da Federfarma Roma. Numerose foto l’hanno immortalata in tailleur nero che scherza a tavola con la cricca farmaceutica…
Dicembre 2015 la Glaxo se ne esce titolando nei giornali a caratteri cubitali: «Esubero di personale alla Glaxo di Siena»; «Glaxo, è allarme licenziamenti»; «E a Verona chiude la Glaxo. Senza lavoro 600 ricercatori».
A metà dicembre il direttore dell’AIFA Sergio Pecorelli, quello presente alla Casa Bianca per l’investitura ufficiale è stato costretto a dimettersi per «gravi conflitti d’interesse» con le lobbies farmaceutiche ovviamente. Si dice che l’AIFA abbia elargito 20 milioni di euro alla Glaxo…
Ad aprile 2016 colpo di scena: la Glaxo che solo qualche mese prima doveva chiudere, magicamente ora investe 1 miliardo di euro in Italia. Perché l’azienda leader mondiale di vaccini investe in Italia? Per caso i dirigenti si attendevano un’escalation di patologie infettive?
Non tutti sanno che il cuore del business dei vaccini è in due città: Siena dove si fa R&S (Ricerca & Sviluppo) e Pisa dove avviene la produzione vera.
Qual è la regione dove è partita la falsa epidemia di meningite? Esatto la Toscana la regione controllata dal partito e dagli amici di Renzi…
Nella primavera del 2016 inizia l’accanimento nei confronti di medici e ricercatori che mettono in discussione non solo i vaccini in quanto tali, ma la pratica vaccinale.
A luglio 2016 avviene il passaggio cruciale: la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (FNOMCeO) pubblica il «Documento sui vaccini».
Ricorda molto il Malleus Maleficarum (Il Martello delle Streghe), il testo scritto dai frati domenicani e pubblicato nel 1487 che diede inizio alla ferocissima repressione della santissima Inquisizione.
Il 29 settembre 2016 al congresso alla GSK dal titolo «Come sarà la vaccinazione del futuro?» figura tra gli ospiti d’onore un certo Matteo Renzi. Dalla sala della più importante multinazionale che produce vaccini Renzi propone pubblicamente di radiare i medici che mettono in discussione i vaccini.
Dopo la pubblicazione del documento della FNOMCeO e le folli dichiarazioni del premier colluso con le industrie, iniziano guarda caso le prime radiazioni dei medici coinvolti.
Il 19 maggio 2017 i tre cervelli sopraffini del parlamento: Beatrice Lorenzin, Maria Elena Boschi e Valeria Fedeli presentano il decreto legge per instaurare con la forza- la repressione le vaccinazioni di massa, triplicandone il numero: da 4 a 12.
Il 7 giugno 2017 il presidente della repubblica Sergio Mattarella, ex giudice costituzionale, firma uno dei decreto più incostituzionali che si siano mai visti. Il decreto, nonostante non vi sia nessuna urgenza, nonostante non vi sia nessuna epidemia o rischio per la salute pubblica viene pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
Ora si attende la conversione in legge che deve avvenire entro 60 giorni dalla pubblicazione.
Alla conferenza stampa del Ministero della Salute oltre alla ministra diplomata al classico vi era anche il dottor Ranieri Guerra visto prima. Cosa c’entra il consigliere scientifico dell’ambasciata di Washington a Roma?
C’entra eccome. Si tratta di un medico pluri-specializzato dotato di un curriculum eccezionale con incarichi prestigiosi nazionali ed internazionali a non finire.
La cosa molto interessante è che si tratta del Consigliere di Amministrazione della Fondazione Glaxo-Smith-Kline e della Società Exosomics di Siena presso Siena Biotech Fondazione Monte dei Paschi…
Ranieri è il perfetto anello di congiunzione tra le istituzioni, la Glaxo, il ruolo dell’Italia quale «Capofila delle politiche vaccinali mondiali» e il decreto Lorenzin.
Tutto torna alla perfezione.
Ma ovviamente lo stanno facendo per la salute dei nostri bambini che rischiano di morire tragicamente di varicella, pertosse e morbillo: terribili flagelli del Terzo millennio.

La chiesa cattolica contro il vaccino antitetano in Kenia: sterilizzazione di massa

 

“Una delle cause principali dell’insicurezza è lo sviluppo ineguale” afferma il comunicato. “È deplorevole che, a dispetto di 50 anni d’indipendenza, alcune zone del Paese non abbiano visto uno sviluppo significativo, senza strade, scuole ed altri servizi sociali essenziali”.
La Conferenza episcopale del Kenya ribadisce inoltre che, pur essendo a favore delle ordinarie campagne di vaccinazione (spesso condotte con il contributo delle strutture sanitarie cattoliche), resta una forte perplessità per la segretezza con la quale viene portata avanti la campagna antitetanica, avviata nel Paese da alcuni mesi.
La Chiesa è riuscita ad ottenere diverse dosi del vaccino, che sono state analizzate da 4 diversi laboratori in Kenya e all’estero. “Vogliamo annunciare che tutti i test dimostrano che il vaccino usato in Kenya a marzo e ad ottobre 2014 è in effetti contaminato con l’ormone Beta- Hcg” affermano i vescovi.
Questa sostanza “causa infertilità e aborti multipli nelle donne”, ricorda il documento, che conclude denunciando le intimidazioni nei confronti dei medici che hanno confermato le informazioni sul vaccino e chiedendo ai keniani di evitare la campagna antitetanica perché, sostengono i presuli, “siamo convinti che si tratti di un programma mascherato di controllo della popolazione”. (R.P.)

SE NON VACCINI LO STATO PUO’ VENIRE A SCUOLA E PRENDERE I TUOI BAMBINI ART. 403 CODICE CIVILE. IL GIUDICE PUO’ DISPORRE CIO’

SENATORE MALAN FORZA ITALIA

art. 1 comma 5 del decreto LORENZIN SUI VACCINI

“LE FAMIGLIE CHE NON FANNO VACCINARE….RISCHIA CHE LO STATO …TI VENGA A PORTARE VIA I BAMBINI DOPO CHE TU LI LI HAI PORTATI A SCUOLA FIDUCIOSO DI DARLI IN MANI CHE SI PRENDANO CURA DI LORO E LO STATO PUO’ VENIRE PORTARTELI VIA IN UN POSTO DOVE NON TI DICONO QUAL’E’ COME LE DITTATURE DEL SUD AMERICA PORTAVANO VIA I POVERACCI, QUESTO E’ COLLEGHI L’ART. 403 DEL CODICE CIVILE”

++++++++++++++ART. 403 ++++++++++++++++++++++++++++++++++

Quando il minore si trova in una condizione di grave pericolo per la propria integrità fisica e psichica la pubblica autorità, a mezzo degli organi di protezione dell’infanzia, lo colloca in luogo sicuro sino a quando si possa provvedere in modo definitivo alla sua protezione (art.403 c.c.).

++++++++++ART. 403 ++++++++++++++++++++++++++++++++++

” la costituzione non dice quando c’è fretta ( a proposito dell’emanazione di un decreto legge ) dice IN CASI DI STRAORDINARIA NECESSITA’ ED URGENZA, NON QUANDO HAI FRETTA OPPURE QUANDO I GIORNALI NE PARLANO TANTO”

” ESISTE AL MONDO UNA CASISTICA, UNA STATISTICA SU 12 VACCINAZIONI OBBLIGATORIE? RISPOSTA NON ESISTE, PERCHE’ NON C’E’ ALCUN PAESE AL MONDO CHE IMPONGA 12 VACCINAZIONI OBBLIGATORIE”

“DALL’OGGI AL DOMANI SI SCOPRE CHE ( LA VACCINAZIONE CONTRO LA VARICELLA ) E’ OBBLIGATORIA E RISCHI CHE TI RAPISCANO CHE LO STATO TI RAPISCA I BAMBINI”

https://www.facebook.com/radioautismo.org/videos/1711185902228134/